Mestieri perduti e mestieri cambiati

In maggio le classi quarte di Alagna e Scopello sarebbero andate in gita a Torino, una gita di due giorni. Ci tenevamo tanto e le maestre, ci hanno proposto sulla piattaforma alcuni spunti di lavoro dedicati a Torino e alle cose che avremmo visto. La maestra Clara ci ha mandato un libricino digitale in inglese dove, nell'ultima pagina c'erano illustrati dei "mestieri antichi".


Abbiamo capito, aiutandoci con disegni e genitori, che questi mestieri sono la sarta, la venditrice di violette, il cioccolataio, il renaiolo. La maestra Marta allora ha subito avuto l'idea di mandarci un quadro di Pier Celestino Gilardi, un pittore di Campertogno che ha dipinto un quadro famoso custodito alla Pinacoteca di Varallo. L'opera "Renaiolo sul Po" fu dipinta nel 1892. Noi abbiamo pensato che nel 1920 tutti questi mestieri c'erano ancora. 



Alcuni di questi mestieri oggi non esistono più o sono stati sostituiti dalle macchine che permettono di fare meno fatica e ottenere maggiori risultati in meno tempo. Qualcuno di noi ha provato a fare delle ipotesi su queste scomparse. 


 
Questa osservazione di Andrea sulla Seconda guerra mondiale è stata interessante. Allora ha provato ad approfondire il ragionamento scrivendo: "Dopo la Seconda Guerra Mondiale forse per ricostruire molte case distrutte dai bombardamenti serviva molta più sabbia di prima e quindi quella estratta dai fiumi dai renaioli non era più sufficiente.
Allora si è cominciato a estrarre la sabbia con le draghe che permettevano di tirarne fuori molta di più."

Poi abbiamo disegnato gli antichi mestieri e quelli che "resistono" e abbiamo anche visto la maestra in azione con la falce, che noi in Valsesia chiamiamo "ranza". Anche quello è un mestiere che non esiste più anche se qualcuno lo fa ancora. Oggi si usano motofalciatrici e trattori.

Falciatrice di Andrea

Trattorino rasaerba di Achille


Il trattorino tagliaerba moderno non fa il "fieno". L'erba tagliata non viene usata per gli animali ma gettata nel compost. Invece la motofalciatrice serve per tagliare erba da dare come foraggio per gli animali. Oggi ne esistono di giganti ma si possono usare solo in pianura, per terreni in pendenza serve la motofalciatrice. C'è una bella differenza fra tagliare l'erba per la bellezza di un giardino e tagliare l'erba per darla da mangiare agli animali! Un lavoro è il giardiniere, un lavoro è il falciatore.
Allora ho rifatto il disegno con la motofalciatrice.
Achille

La venditrice di violette andava in giro per le strade con le violette che teneva in un cestino per venderle. In piemontese si chiamava "violetera".
Camilla

Oggi, soprattutto nei ristoranti e per la strade delle città ci sono dei venditori di rose ambulanti. Di solito sono persone immigrate dall'Asia.
Annalisa



In giro per la Valsesia si vedeva la "Rubattalobbie". Era una signora che la gente anziana ricorda ancora e vendeva arance e i mignin, che erano dei biscotti. Quando arrivava si faceva sentire per le strade gridando e la gente usciva a comprare quello che portava.
Pietro



L'impagliatore di sedie esiste ancora anche se è molto raro perché le sedie con la paglia non si fanno quasi più. Adesso più che altro le aggiusta. Greta. 



Un altro mestiere che non esiste più è quello dell'ombrellaio. Oggi gli ombrelli li fanno le fabbriche.
Soraya


Anche il calzolaio è un mestiere quasi scomparso. Oggi i calzolai non fanno più tutte le scarpe ma aggiustano quelle rotte. 
Leonardo

Questo lavoro è stato fatto dalla classe quarta della scuola Primaria di Scopello.

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