L'Istituto Mosso ieri e oggi

Lunedì 17 febbraio siamo andati a sciare sulle piste di Monterosa ski per l'ultima giornata del corso di sci di quest'anno. Eravamo in tanti: 9 bambini della scuola primaria di Alagna e 24 della scuola primaria di Scopello. Alle due del pomeriggio avevamo appuntamento all'Istituto Angelo Mosso al Col d'Olen con due persone: il prof. Michele Freppaz dell'Università di Torino, geologo e il prof. Piergiorgio Montarolo, direttore dell'Istituto. Sembra incredibile che due personalità così importanti siano venuti a fare scuola a noi, invece è vero, e abbiamo anche capito quello che ci hanno spiegato.
Ma andarci è stata una complicata ed emozionante avventura.
Il Passo dei Salati, dove siamo arrivati verso le 13,30, era sferzato da venti fortissimi. Infatti i due professori sono dovuti salire con le pelli da sci alpinismo da Gressoney, perché l'ovovia era chiusa.
Eccoci fuori dall'Istituto durante una raffica di vento: si vede chiaramente la bufera intorno a noi.
Raffica finita: si riparte.
Noi invece venivamo dal versante valsesiano e siamo riusciti a raggiungere con gli impianti il Passo. Ma scendere in mezzo alla bufera è stato difficile e a tratti ci siamo dovuti fermare. Con il vento forte la neve si alza e mille goccioline pungenti di ghiaccio ti colpiscono in viso. Meno male che noi piccoli sciatori abbiamo tutti casco e mascherina! Chi è sceso a piedi si è ben accorto degli errori fatti: mai andare in alta montagna senza  cappello e occhiali! Per fortuna avevano almeno guanti e bastoncini che sono stati molto utili per muoversi nella bufera. A piedi sono scesi tre nostri compagni di scuola che non hanno potuto sciare, insieme alla maestra Anna. Anche per gli sciatori comunque è stata un'avventura: devi stare attento a come metti gli sci e le racchette, perché quando esci rischi di non trovarli più, sommersi dalla neve e a volte le raffiche sono così violente che invece che scivolare in giù scivolavamo in su! Specialmente i più piccoli. Trovarsi poi nel silenzio dell'Istituto nella sala video senza aria è stato così rilassante che qualcuno si è addormentato!
Il vento condiziona la vita della stazione sciistica, infatti spesso il collegamento con Gressoney si chiude per sicurezza, mentre le grandi cabine della Funiform può capitare che si fermino per far passare le raffiche. Allora si rimane sospesi nel vuoto ad aspettare, sentendo il vento fuori che ulula!
In salita da Cimalegna al Passo dei Salati

L'Istituto Mosso si trova a 2900 metri di altitudine e abbiamo dovuto entrarci da una finestra. Infatti l'entrata estiva è completamente ostruita dall'accumulo della neve portata dal vento e l'entrata invernale si trova al primo piano. I professori sono entrati da lì e poi ci hanno aperto una finestra al piano terra da cui si accede direttamente ad un'aula didattica piena di sedie dove li abbiamo conosciuti e ci hanno parlato dei lavori che gli scienziati fanno nell'Istituto da più di 100 anni.
Entrata alternativa!

Accumulo di neve portata dai venti davanti all'entrata


Il vento è stato un evento atmosferico così impressionante che la maestra, il giorno dopo, ci ha suggerito di rappresentarlo liberamente. Abbiamo fatto i disegni e scritto una breve citazione sul disegno che potete vedere/leggere a questo link:

https://photos.google.com/share/AF1QipOkWKs-mcV9Dp3QGf04d-WdZeQ3FxSbdodrx6OnDOgUSNd3icbYGzhht3iA1zVp1A/photo/AF1QipNahb2rKrTfwOsjA7kIGZb8FcWvRksqhJ4_Vf24?key=SnF5Qi15aGVHTzkydnB2a3h5MENhX1NCQTdrRE9n

L'Istituto Mosso è un edificio costruito all'inizio del 1900 per fare esperimenti in quota e studiare. Abbiamo studiato la piantina originale e lavorato per capire. Ma cosa studiavano gli scienziati 100 anni fa su al Col d'Olen?

L'Istituto nel 1920
Per scoprirlo noi bambini delle classi quarta e quinta di Scopello abbiamo  lavorato divisi in due gruppi misti: dopo aver guardato un breve filmato sull'Istituto Mosso, la maestra ci ha consegnato la piantina dell'Istituto appena costruito e noi abbiamo esaminato come erano suddivisi gli spazi. Per ogni spazio scientifico abbiamo cercato in internet foto e spiegazioni, stampato le foto, incollate e collegate allo spazio/laboratorio di riferimento.
Con la maestra di inglese noi bambini di quarta abbiamo poi realizzato un ulteriore simpatico cartello da esporre: la traduzione in inglese della mappa!
Alla fine abbiamo plastificato i cartelloni pronti per donarli...ma la maestra Marta li ha dimenticati a Pianalunga invece di portarli all'Istituto! Troveremo il modo di consegnarglieli prima o poi! Intanto abbiamo messo le foto dei lavori qui.

Visitando i locali dell'Istituto Mosso oggi ricostruito, abbiamo rivisto molti strumenti scientifici del passato che probabilmente usavano gli scienziati di allora. Fortunatamente non tutto è andato distrutto in un incendio che ha colpito l'edificio una ventina di anni fa.
Noi bambini di Alagna abbiamo ragionato un po' proprio sugli strumenti scientifici di ieri e di oggi, compilando una scheda apposita che la maestra ci ha dato.
Abbiamo dovuto cercare su internet e informarci, qualcuno ha disegnato e qualcuno ha fatto copia/incolla, ma qualcosa siamo riusciti a capire.
Intorno al vecchio pluviometro


Anemometro
Per esempio come la plastica abbia sostituito altri materiali che si usavano prima, perché è più leggera e perché invece stufe e termosifoni, anche se cambiano forma o materiali che si bruciano, sono sempre degli stessi materiali, soprattutto la ghisa, perché conducono bene il calore, lo mantengono e lo diffondono intorno. Da noi ad Alagna, per lo stesso motivo un tempo si facevano le stufe in pietra ollare e Diego ne ha una ancora oggi in casa sua. Così come Francesco ha il caminetto in ghisa. Certamente la plastica è comoda, leggera e poco costosa oggi rispetto ad altri materiali. Solo che abbiamo anche scoperto che è difficile da smaltire dopo che si è usata e questo è un altro problema. 
La cosa più interessante di questa ricerca è che l'abbiamo fatta a casa da soli. Infatti adesso siamo a casa per l'epidemia del Covid-19 e mandiamo tutto alla maestra tramite la piattaforma Edmodo. C'è chi ha completato la scheda con i disegni, chi facendo copia/incolla, chi scrivendo a mano, chi con il computer, ma tutti abbiamo lavorato da casa come se fossimo a scuola.
Abbiamo anche notato che oggi molti strumenti sono "digitali" cioè si usano con le dita, infatti ci sono anemometri, barometri, altimetri, termometri, ecc., tutti digitali.



All'Istituto abbiamo anche osservato un plastico moderno dove si può simulare con delle palline di polistirolo la caduta delle valanghe.
Abbiamo provato anche noi a "scaricare" la neve lungo il pendio.

I bambini di Alagna e Gressoney dovevano incontrarsi ancora all'Istituto Mosso nel mese di marzo..ma adesso tutto è sospeso e quindi possiamo pubblicare il nostro lavoro, salvo aggiornamenti futuri.

Contributi: classi quarte delle scuole primarie di Scopello e Alagna.









Commenti